mercoledì 8 dicembre 2010

Al di là delle parole




Ho percorso strade insidiose e pericolose.
Continuo il mio cammino su questa strada, superando ostacoli e difficoltà.
Durante questo cammino ho imparato molto ed ho conquistato tante certezze; certezze che un tempo mi hanno dato la forza e la gioia di vivere.
Continuamente mi accorgo che questo cammino è lungo ed il terreno si fa sempre più insidioso. Continuamente mi accorgo che le mie certezze e le mie vittorie sono sempre provvisorie.
Tutto mi sembra il preludio di una conquista ulteriore.
Ogni passo, ogni momento di questo cammino, diventa la mortificazione di ciò che è già acquisito, delle mie certezze.
Continuamente mi accorgo che la vita è rivedere sempre sé stessi; rivisitare sempre le proprie acquisizioni; mortificare sempre l’arroganza e la presunzione dello spirito.
Se questa è la mia strada, se tutto questo è la mia vita, allora sono contento di esistere.
Se la vita è una continua conquista di equilibri sempre nuovi, di certezze migliori; ma soprattutto, se la vita è scoprire continuamente le proprie debolezze, i propri limiti, le proprie paure, allora sono contento di percorrere una strada insidiosa.
Solo attraversando le zone d’ombra diventa possibile percepire la luce.
La verità, la conoscenza, il senso profondo delle cose è sommerso nel magma informe dell’ignoranza, del falso, dell’errore.
Occorre un continuo sforzo di superamento delle apparenze, delle sembianze, delle finzioni, delle illusioni, per scoprire la vera sostanza delle cose.
Per soddisfare questo bisogno spasmodico di chiarezza, di certezza, di conoscenza, bisogna scavare oltre i confini delle parole, del pensato.
Spesso la verità si nasconde nell’inespresso, nel non detto; proprio perché le parole hanno un limite intrinseco, e molti ne fanno un uso improprio; credendo di controllare lo spazio delle relazioni, o peggio, di trasmettere delle grandi verità, delle grandi certezze; travisando a volte l’essenza profonda delle cose, e facendo della realtà, o di una parte di essa, un grande imbroglio.
Al di là delle parole, del pensato, esiste il sentire; quell’universo sconosciuto ed intraducibile dei sentimenti, quel mondo sommerso delle emozioni, la cui espressione travalica i limiti delle parole, per sprofondare nelle manifestazioni più remote e primordiali che sono all’origine stessa dell’esistenza umana, e della vita.
Mille parole, mille discorsi, mille frasi, non tradurrebbero mai il significato profondo di uno sguardo, di una lacrima.
Mille frasi d’amore non equivalgono ad un solo bacio.

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