lunedì 31 maggio 2021

Le fasi del processo conoscitivo

Secondo il mio punto di vista, le fasi del processo conoscitivo opportunamente individuate e, quindi, riconducibili all'effettiva pratica scientifica soprattutto dei maggiori scienziati che hanno contribuito agli sviluppi della scienza, sono le seguenti: 1) Immaginazione, 2) Astrazione, 3) Rappresentazione e 4) Interpretazione. Per non peccare di eccessiva presunzione, poiché riflettono ciò che faccio quando penso ad un fenomeno o processo, sarà meglio fare riferimento a quei grandi personaggi che hanno dato un notevole contributo alla ricerca scientifica, come Einstein, Galileo, Schrodinger, ecc... Infatti, se pensiamo soprattutto ad Einstein, tutti sappiamo che non fece mai esperimenti di fisica, ma utilizzò, oltre alle sue conoscenze matematiche, i famosi esperimenti mentali, e lo stesso a quanto pare fecero Galileo Galilei, Schrodinger e, forse, anche Newton. Gli esperimenti mentali non sono altro che realizzazioni mentali di situazioni specifiche idealizzate, quindi immaginate, seguite da un processo di astrazione da quelle che sono le situazioni concrete di un dato fenomeno. Dal processo di immaginazione che essenzialmente è un processo cognitivo, anzi possiamo concludere che tutto il processo conoscitivo è essenzialmente cognitivo, si passa alla successiva fase in cui si astrae dai dati ottenuti mediante osservazione, realizzando anche esperimenti reali, concreti. In questa fase combinando il processo immaginativo (creativo) e quello dell'astrazione con teorie o modelli matematici si procede ad un'opportuna rappresentazione del fenomeno o processo oggetto di studio, elaborando così una teoria. L'ultimo passo è costituito dall'interpretazione che in genere potrebbe consistere nel sostituire le misurazioni e le grandezze ricavate dalla ricerca empirica nei modelli matematici o concettualizzazioni teoriche. La precedente sequenza che definisce i vari momenti del processo conoscitivo delinea non solo la conoscenza scientifica ma caratterizza la conoscenza umana in generale; mi riferisco al senso comune che in quanto tale potrebbe essere inteso come attività conoscitiva di tutti gli esseri umani, in cui la cultura ovvero i condizionamenti culturali fungono, a mio avviso, come veri e propri paradigmi nel senso di Kuhn. Le persone nei loro rapporti reciproci e nel loro orientamento sociale si comportano come pseudo-sociologi, formulando spesso delle vere e proprie teorie, usando la cultura come paradigma teorico di riferimento. Si potrebbe sostenere, azzardando un'ipotesi abbastanza forte, che la cultura potrebbe essere equiparata alla forza gravitazionale, così come i pianeti il cui moto viene influenzato dalla forza gravitazionale, anche il comportamento umano o in generale l'agire sociale umano viene determinato in gran parte dalla cultura. È un discorso questo che richiede una trattazione a parte in quanto notevolmente complicato.

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