giovedì 9 novembre 2023

Rappresentazioni mentali e visioni del mondo

La maggior parte dei grandi scienziati della Storia della scienza non hanno mai fatto esperimenti. Per esempio, Einstein non era un fisico sperimentale, lo stesso Newton non era un fisico sperimentale e qualcuno ha perfino dubitato che Galileo Galilei fosse mai salito sulla Torre di Pisa per lanciare due sassi di massa e peso differenti allo scopo di verificare la velocità di caduta dei gravi. Generalmente, la loro attività scientifica si è basata principalmente sull’immaginazione e sull’analisi matematica dei fatti, che solo successivamente sono stati sottoposti al vaglio della verifica empirica e sperimentale. Tutti noi abbiamo una visione e delle teorie sul mondo, dalle quali elaboriamo le nostre rappresentazioni mentali che servono a orientare il nostro comportamento e le nostre interazioni con gli altri. Sono delle ontologie, nel senso informatico del termine. Anche gli scienziati hanno una visione del mondo ed elaborano delle rappresentazioni mentali che, attraverso il ragionamento ipotetico-deduttivo e l’analisi matematica, danno vita alle teorie scientifiche. Spesso, però, questo modo di vedere le cose, standardizzato e sedimentato, andrebbe modificato poiché le nostre visioni del mondo sono limitate e fallibili. Le categorie concettuali derivate da una determinata visione spesso risultano inadeguate. In realtà, il problema, proprio per riferirci ad alcune categorie concettuali, è che queste spesso sono non solo il frutto di un’errata visione del mondo ma anche di una distorsione di fondo della realtà.

 

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